Telegramma al Presidente Conte e al Ministro Dadone - Ancora assembramenti di personale negli uffici pubblici

scarica il documento  Telegramma CONFSAL-UNSA del 21 marzo 2020  Dalla Federazione

In data odierna Massimo Battaglia, Segretario Generale CONFSAL-UNSA, ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Al Ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, il seguente telegramma:

Egr. Presidente, Egr. Ministro,

nonostante tutte le norme emanate dal Governo con la finalità di garantire la salute pubblica e volte al contenimento della pandemia in atto nel territorio italiano, nonostante i vari Dpcm e i diversi Decreti Legge adottati, si preme segnalare che sono moltissimi i datori di lavoro nel pubblico impiego che ancora -pur essendo passati giorni e giorni in emergenza nazionale- non rispettano la legge o fanno finta addirittura che la legge non esista. Troviamo ancora Uffici pubblici in Lombardia, a Bergamo a Lodi, a Milano, così come in Piemonte e in Veneto dove continuano a verificarsi assembramenti di personale, e ciò sta accadendo anche in altre parti del Paese dove l’epidemia si sta propagando velocemente.

Ci troviamo come sindacato davanti a datori di lavoro che non comprendono una questione basilare: che di fronte al diritto alla salute – e in questa situazione direi di fronte al diritto alla vita – la necessità del funzionamento tradizionale degli uffici appare naturalmente recessiva e in tal senso vanno letti i provvedimenti adottati dal Governo.

Si chiede alle SS.VV. di fare una verifica immediata sul rispetto della normativa vigente, in ogni amministrazione, e di adottare ulteriori provvedimenti -anche di carattere sanzionatorio- per indurre i datori di lavoro a ridurre al minimo indispensabile la presenza negli uffici da parte del personale.